SALMO 95
Il Signore re e giudice
1 Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra.
2 Cantate al Signore, benedite il suo nome,
3 In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria,
a tutte le nazioni dite i suoi prodigi.
4 Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
5 Tutti gli dèi delle nazioni sono un nulla,
ma il Signore ha fatto i cieli.
6 Maestà e bellezza sono davanti a lui,
potenza e splendore nel suo santuario.
7 Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
8 date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri,
9 prostratevi al Signore in sacri ornamenti.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
10 Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine.
11 Gioiscano i cieli, esulti la terra,
frema il mare e quanto racchiude;
12 esultino i campi e quanto contengono,
si rallegrino gli alberi della foresta
13 davanti al Signore che viene,
perché viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e con verità tutte le genti.
L’esortazione del salmo si riallaccia a Is 42,10-11: "Cantate al Signore un canto nuovo, lode a lui fino all’estremità della terra; lo celebri il mare con quanto esso contiene, le isole con i loro abitanti. Esulti il deserto con le sue città, esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr; acclamino gli abitanti di Sela, dalla cima dei monti alzino grida". Il canto nuovo è motivato dall’inattesa opera salvifica di Dio in favore d’Israele. I pellegrini della diaspora (gli ebrei residenti all’estero) devono assumersi la missione di messaggeri della gloria di Dio: "In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi" (v. 3).
Il salmo come "canto nuovo" vuole essere un inno alle straordinarie opere divine. Una risonanza che deve essere udita in tutto il mondo e da tutti i popoli. Con Gesù ha avuto inizio qualcosa di assolutamente nuovo (cfr. Mc 2,21 ss.). Anzi Gesù stesso è il "nuovo eone": "Se qualcuno è in Cristo, egli è una nuova creazione. Le cose antiche sono passate, ecco, ne sono nate di nuove" (2Cor 5,17). Ma tutto ciò sarà pienamente visibile soltanto nei nuovi cieli e nella nuova terra che noi aspettiamo (cfr. 2Pt 3,13) e nella nuova Gerusalemme che discende dal cielo (cfr. Ap 3,12).
Commento dei Padri della Chiesa
v. 1 "Il canto nuovo è quello dell’uomo nuovo. Il canto nuovo è la nuova alleanza" (Origene).
"Questo salmo convoca i popoli pagani. Incita gli apostoli e gli evangelisti: Annunciate di giorno in giorno fra tutti i popoli la salvezza del Cristo e la sua gloria" (Eusebio).
"Tutto è diventato nuovo in Cristo" (Cirillo di Alessandria).
"Canta il canto nuovo colui che diventa uomo nuovo col battesimo" (Cassiodoro).
v. 4 "Insegnate a tutte le genti, dite loro che il Signore è grande più di tutti i loro dèi" (Atanasio).
v. 5 "Attraverso la bellezza della creatura, contempliamo la gloria eminente del Signore" (Cirillo di Alessandria).
v. 6 "Il santuario è l’umanità assunta da Dio (cfr. Gv 2,21)" (Teodoreto).
v. 8 "Sacrificio per Dio è il cuore contrito e umiliato. Tu dici che non hai nulla da offrire? Non hai dunque in te un cuore umile?" (Agostino).
v. 9 "Tutta la terra udrà predicare il vangelo e muterà stato" (Atanasio).
v. 10 "Il Cristo è venuto e ha raddrizzato il genere umano in modo che non vada più alla deriva: la sua croce è la colonna del genere umano. Dicendo croce, io non parlo del legno, ma della passione: questa colonna si trova tanto in Bretagna che nelle Indie e nel mondo intero. Nessuno può essere discepolo del Cristo se non porta la sua croce (cfr. Lc 9,23). Ogni giorno il Cristo è crocifisso per noi; noi siamo crocifissi al mondo e il Cristo è crocifisso in noi; e ogni giorno il Cristo risuscita in noi" (Girolamo).
v. 11 "Cielo, terra, mare, campi e foresta indicano che la predicazione evangelica percorrerà il mondo intero" (Eusebio).
"Gioiscano i cieli! Se lo fanno per un solo peccatore convertito (cfr. Lc 15,7), quanto più per tutti gli uomini!" (Teodoreto).
v. 12 "Esultino i campi! Il Signore nella parabola della zizzania chiama campo questo mondo (cfr. Mt 13,37)" (Teodoreto).
"Soprattutto gli alberi devono cantare, perché uno di loro fu l’albero della salvezza su cui fu crocifisso il corpo del Salvatore e portò ogni bene agli uomini" (Teodoreto).